Lo puoi avvertire come un languore
Hai mai avvertito una fugace e immensa gioia? Compare all’improvviso e ti riempie completamente. Non hai idea da dove provenga e se ti interroghi razionalmente potresti non trovare l’origine da cui scaturisce.
Appena la assapori si è già dissolta e ti lascia come un languore, un desiderio di ritrovarla.
Inizi a ripercorrere la tua vita, la quotidianità e magari fai anche dei bilanci tutto sommato gratificanti. In fondo ti sei dato tanto da fare, hai una bella casa, un lavoro sfidante, una magnifica famiglia, dei figli, amici sinceri ma, nonostante queste valutazioni, la sensazione di incompletezza, come se mancasse qualcosa nella tua esistenza, non passa.
Potresti avvertire un’irrequietezza latente, uno stimolo alla ricerca per approfondire cosa ti stia separando da quella gioia pura.
Mentre cresce un vuoto dentro, impossibile da colmare con gli appagamenti materiali, inizi a mettere a fuoco che c’è dell’altro.
Non spaventarti, è il richiamo al sacro!
Qualcosa di immensamente più grande della tua persona ti ricorda lo scopo evolutivo per cui sei qui: dare valore a questa incarnazione e non perdere di vista l’esistenza di due piani in cui siamo immersi.
Uno orizzontale, terreno, della vita di ogni giorno e l’altro verticale, legato alla trascendenza, all’elevazione dello spirito.
Le due linee evocano il simbolo della croce e il punto di intersezione rappresenta la nostra vita, l’unione tra il cielo e la terra.
Non siamo qui solo per risolvere problemi o sistemare le cose più disperate ma per ricordarci chi siamo.
Sei stato talmente assorto nei tuoi impegni, preso da mille distrazioni da aver mancato la vera priorità: farti guidare dal richiamo che ti conduce alla “fonte”.
Ora è il momento dell’ascolto, del silenzio, del mollare le resistenze.
Se trovi il coraggio di abbandonarti con fiducia, verrai inondato dall’Amore.
Lascia sia lui a fare per te!
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