L’insegnamento del mondo animale nella fase di passaggio
Se è vero che gli esseri umani evolvono attraverso le relazioni, l’osservare il legame con i nostri animali, può essere utile al pari di quello con i nostri simili. Non c’è differenza tra i due regni: le connessioni energetiche sono ugualmente forti, sottili e invisibili.
Gli animali, soprattutto in questo tempo, ci riconducono alla perfezione della natura e al vero significato del donarsi completamente.
Hanno infatti la capacità di infondere amore puro e incondizionato senza pretendere nulla in cambio. Con lealtà e intelligenza ci stanno accanto per lunghi anni, fanno parte a pieno titolo della famiglia e ogni giorno sono in grado di trasmettere dei preziosi insegnamenti. Si adattano facilmente alle situazioni e hanno sviluppato una tale arguzia da comprendere le parole anche se il linguaggio verbale o i gesti, spesso sono superflui. L’empatia è talmente speciale da essere sufficiente uno sguardo per comprendersi.
Il rapporto, profondo e intimo, si basa su un principio di reciprocità: ci si prende cura l’uno dell’altro come avviene nella Pet Therapy usata per guarire le ferite della psiche umana, superare barriere fisiche e mentali. Mentre svolgono attività ludico ricreative, educative e di terapia assistita, gli animali sono in grado di suscitare emozioni in grado di apportare benessere. Secondo alcune evidenze scientifiche, la presenza di un animale funzionerebbe come un “rompighiaccio” per la solitudine, le difficoltà a relazionarsi e comunicare con il mondo esterno.
Anche gli animali, come gli esseri umani, durante la vecchiaia cambiano le loro abitudini e quando gli acciacchi incominciano a farsi sentire possono avere difficoltà a saltare giù dal divano o a correre come un tempo, riposano di più, si muovono lentamente e si stancano più facilmente.
Come gli anziani hanno bisogno di dolcezze, carezze e premure ma quando si sentono amati mantengono una vivacità interiore in grado di farli reagire agli stimoli e ogni attenzione a loro rivolta, diventa motivo di gioia. La puoi leggere nei loro occhi, anche quando sono velati dalla cataratta.
Ma è soprattutto durante il delicato momento di passaggio in cui devono abbandonare il copro fisico che i nostri compagni di viaggio possono rivelarsi dei maestri. A differenza della maggior parte degli esseri umani riescono ad accogliere con consapevolezza questa nuova fase di eternità.
Non lottano con le paure ma si predispongono all’incontro con il sacro: trovano uno spazio di silenzio dove adagiarsi e poi, con abbandono, attendono il trapasso. In questi momenti, rispettando l’atmosfera di attesa, se riusciamo a stare calmi e sereni, possiamo accompagnarli inviando il nostro affetto anche silenziosamente. Un piccolo ringraziamento per l’amore donato da queste splendide creature, la cui anima non ci abbandonerà mai.
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