La musica, la poesia, come la scrittura e le arti, rappresentano un balsamo per chi le coltiva o ne fruisce.
Ma non solo. Spesso celano dei messaggi destinati all’umanità non sempre decifrabili se non ai più attenti osservatori.
Pensiamo alla Divina Commedia, con la narrazione del viaggio iniziatico compiuto da Dante sotto la guida del maestro Virgilio.
Ognuno di noi può ritrovarsi perso in una “selva oscura”, non avere punti di riferimento cui aggrapparsi per poi decidere di guardare in faccia le paure per vedere cosa c’è dietro.
Ed è lì che inizia il viaggio di trasformazione.
Le storie Zen, tanto semplici in apparenza quanto profonde, nascondono delle verità in cui possiamo specchiarci.
Anche il simbolismo celato in alcune celebri tele pittoriche di incomparabile bellezza, se osservate con apertura e attenzione, possono svelarci dei messaggi.
Leonardo da Vinci, così ecclettico e geniale, indiscusso emblema del Rinascimento, è stato in grado di eccellere in tutti i campi in cui si è cimentato: scienza, ingegneria, pittura, scultura, anatomia, musica, filosofia e architettura.
Pensiamo alle mirabolanti invenzioni! Da dove è riuscito ad attingere quelle informazioni?
Ci avete mai pensato? Certamente aveva delle qualità non comuni, era un genio ma aveva in più la capacità di accedere, attraverso l’intuizione, ad un patrimonio di conoscenze che poi ha voluto condividere.
Non si è limitato a tenerle per sè ma le ha volute mettere a disposizione di tutti.
E se proprio quel campo di informazioni fosse a disposizione di ognuno di noi e vi potessimo attingere semplicemente stando “in ascolto” facendoci guidare dall’intuizione?
Ci avete mai pensato?
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